La Sardegna è letteralmente costellata da perle distribuite su tutto il suo territorio, le quali spaziano tra le diverse categorie alle quali appartengono, come quelle di interesse paesaggistico, artistico, culturale, storico e tradizionalistico. Tuttavia, i monumenti e le attrazioni visitabili sono molteplici: molte di esse sono racchiuse nella zona di Olbia, da sempre un’area che attira migliaia di turisti interessati al conoscere nel dettaglio la storia dell’isola sarda e dei passaggi delle diverse popolazioni che ne hanno inevitabilmente plasmato la cultura e le tradizioni.
Due punti di interesse molto importanti sono rappresentati dalla Basilica di San Simplicio e dalla sua Necropoli: dove sono ubicati, qual’è la loro storia e cos’è visitabile? Cerchiamo di fornire una breve panoramica in merito, analizzando ciascun quesito posto.
Storia della Basilica di San Simplicio
La Basilica di San Simplicio è un luogo religioso dedicato all’omonimo patrono della città di Olbia, nonché primo vescovo vissuto nel III secolo e morto martire durante l’egemonia dell’Imperatore Diocleziano. L’edificio di culto che porta il suo nome è architettonicamente molto caratteristico ed è ubicato nel centro storico di Olbia: esso, infatti, presenta una facciata e una struttura totalmente realizzata in granito dall’aspetto elegante ma contemporaneamente monumentale.
La basilica affonda le proprie origini al XI secolo e sorge sulle vecchie ceneri di un antico tempio pagano; la facciata è caratterizzata dall’austerità classica del periodo durante il quale fu costruito, con la sola presenza di semplici lesene, una trifora e 3 navate che si incamminano verso l’altare. La copertura è composta da un insieme di capriate in legno e in mattoni, corredate da capitelli ricchi di fregi e decorazioni raffiguranti alcune scene fantastiche di stampo prettamente medievale. Appena sotto l’altare risiede la statua dedicata a San Simplicio, ai piedi della quale sono collocate le sue reliquie.
La Necropoli di San Simplicio
Alcuni lavori di ristrutturazione effettuati nella piazza della Basilica hanno portato alla luce alcuni reperti storici che hanno evidenziato la presenza di un’enorme necropoli sottostante la basilica. Alcune delle sepolture in essa contenute hanno portato gli speleologi a concludere che si tratta di costruzioni greche o fenicie, popolazioni hanno lasciato tracce del loro passaggio grazie al ritrovamento di antiche ceramiche risalenti proprio a quelle epoche.
Informazioni utili
La Sardegna è facilmente raggiungibile in traghetto tramite diverse traversate operate da altrettante compagnie di navigazione, le quali offrono ai viaggiatori numerosi servizi di intrattenimento, come solarium, aree giochi, piscine, cinema, negozi e ristoranti, nonché la possibilità di imbarcare il proprio veicolo purché sia regolamentato da apposite documentazioni. I porti italiani che mettono a disposizione le rotte per la Sardegna sono molteplici: tra i punti di snodo marittimo ricordiamo Livorno, Genova, Piombino, Napoli, Civitavecchia e Palermo che collegano Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci e Arbatax. Prenota i biglietti su traghettocivitavecchiaolbia.it.
Per quanto riguarda la visita alla Basilica e alla Necropoli, alla sinistra della Basilica è presente un cancello e delle scale che conducono i turisti ad un parcheggio nel quale vi è la biglietteria per poter accedere sia alla Basilica che alla Necropoli sottostante. Inoltre, sono disponibili specifici tour e visite guidate che ripercorrono la storia dei due punti di interesse, accompagnando i turisti nella scoperta delle tombe e delle reliquie posizionate nella Necropoli e nella Basilica.
La Necropoli è aperta lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 13, con biglietto intero fissato a 5€ comprensivo di audioguida, biglietto ridotto a 4€ con audioguida per bambini al di sotto con età compresa tra gli 8 e i 12 anni e biglieto gratuito per bambini al di sotto degli 8 anni.